Il Conservatorio di San Niccolò a Prato è di uno dei complessi monastici più suggestivi e meglio conservati della Toscana, fu costruito nel 1323-1328 su lascito del cardinale Niccolò Alberti, detto Niccolò da Prato. Fu più volte ampliato e successivamente alla trasformazione, nel 1785, divenne un collegio per ragazze della nobiltà toscana, da lì termine “conservatorio” cioè luogo per “tenere in serbanza le nobili zitelle”, cioè “conservare” la rispettabilità virginale. La tradizione educativa ebbe inizio nel 1327, come istituto deputato all’istruzione delle educande.
A partire dal 1869, sotto la guida di Cesare Guasti in veste di Presidente del Conservatorio, l’Istituto si apre al sistema educativo statale. Del 2006 il Conservatorio di San Niccolò è diventato una Fondazione senza scopo di lucro che continua la sua opera culturale ed educativa come scuola paritaria. Attualmente sono gestite all’interno del complesso una scuola dell’Infanzia, una scuola Primaria, una scuola Secondaria di primo grado e un Liceo Scientifico.
Il primo intervento di rilievo fu eseguito nel marzo 2015 a seguito del crollo di porzioni di mura di cinta che circondavano il conservatorio di San Niccolò, a causa di raffiche di vento fino a 120 km/h che ridussero oltre trenta metri di paramento murario in un cumulo di macerie. L’intervento di messa in sicurezza e successivo progetto di ripristino a cura dello Studio Comes, ha permesso la ricostruzione delle porzioni crollate con il riuso dei materiali derivanti dal crollo cosicché la superficie esterna mantenesse l’aspetto originario, mentre all’interno è stata prevista l’installazione di micropali per evitare futuri crolli.
Il secondo intervento di rilievo fu eseguito nel novembre 2020 e ha interessato l’ala del noviziato, una porzione del complesso quasi completamente inutilizzata da quasi un secolo. Il rilievo è stato redatto per l’elaborazione di un progetto di recupero ed ampliamento per la creazione di nuovi spazi ad uso scolastico sempre a cura dello Studio Comes. Sono stati restituiti gli elaborati 2d con ortofoto comprensivi di piante, prospetti e sezioni e con risoluzione di 1:50.